mercoledì 23 dicembre 2020

Il nostro primo Natale assieme

Come sempre manco da molti mesi, ma le giornate mi fuggono via e spesso a sera mi ritrovo a non aver fatto tutto quello che mi ero prefissata di fare.

Sta per scadere la maternità, dopo più di anno a gennaio tornerò al lavoro anche se in modalità smartworking, per adesso ho ottenuto di fare 1 giorno in presenza e 4 da casa, spero che possa continuare così anche se al momento dicono che è solo per le emergenze. A Dicembre sono tornata 3 giorni al lavoro per fare un pò di ripasso, sono venuta in auto ma a gennaio mi toccherà usare i treni. E' già un problema organizzarmi così, in questi giorni mi mi sveglio alle 8 assieme a Briciolo e lo affido ai nonni, poi un'oretta in auto e sono in ufficio. Se userò i treni la sveglia sarà prima, e ad aprile quando scadranno le ore di allattamento tornerà ad essere alle 5.30, non so come farò con Briciolo!

Molti mi chiedono se sono contenta di tornare al lavoro, in realtà no perchè con Briciolo ci sto bene, e dopo più di un anno di assenza dal lavoro ho i ritmi completamente cambiati e mi rendo conto che ho completamente dimenticato le procedure imparate sul lavoro. Purtroppo non posso rinunciare al lavoro fisso, il mio è più sicuro di quello di Puffo Brontolone, e siccome stiamo per imbarcarci nel restauro dell'appartamento a fianco al nostro per poi unirli le spese aumenteranno e due stipendi servono.

Briciolo ha compiuto 8 mesi, a inizio gennaio ormai saranno 9 (traguardo molto importante, 9 mesi nella pancia e 9 mesi fuori!), è un bambino molto dolce e bravo ma anche testardo in quello che fa, non per niente è Ariete ascendente Scorpione!

La sua propensione a  "coordinazione motoria superiore alla norma" si è manifestata nell'iniziare a gattonare da novembre, prima strisciava come un marines sui gomiti aiutandosi con gli alluci a darsi la spinta, poi ha stabilizzato notevolmente la seduta, da inizio dicembre ha imparato ad alzarsi attaccandosi ai divani, ormai è velocissimo a farlo e sta compiendo piccoli tratti gattonando sulle ginocchia. Penso che manchi poco che inizi gli esperimenti di iniziare a camminare da solo (già lo fa reggendolo).

A inizio settembre abbiamo iniziato l'autosvezzamento: ho detto no a farine e omogeneizzati (tranne quelli di frutta), il suo primo cibo da buon italiano è stata la pizza (molto gradita), poi le fette di arancia ripescate dallo Spritz (ops!).

Ama le verdure (broccoli, cavolfiori, verze e zucca su tutti), la pizza, il risotto, non apprezza per ora il pesce, la carne preferisce la salsiccia alla carne bianca.

Non lalla ancora, ma la settimana scorsa ha avuto un attacco di mammite e allora si è sfogato "Mamm-mamm-ma!", non è mai stato mammone ma ha avuto questa piccola crisi che ha richiesto un attaccamento esclusivo a me per alcune ore. Altri momenti non soffre il distacco, sta volentieri da solo con i nonni.

Dorme abbastanza bene, l'addormentamento è per le 10 in marsupio oppure attaccato alla tetta, se dormiamo assieme nel lettone non ha risvegli mentre se lo spostiamo dal lettone al lettino all'1 di notte si sveglia molto spesso piangendo, e alle 5 del mattino è molto spesso sveglio e pimpante. Prima della gravidanza avevo giurato "Mai nel lettone", ma effettivamente capisco la comodità di attaccarlo al seno. Mi piacerebbe molto riuscire a farlo addormentare da solo nel lettino, ma non so veramente da che parte incominciare.

Questo sarà il suo primo Natale, sicuramente non ne avrà ricordo ma ci saranno le foto a ricordarglielo in futuro. Speriamo di trascorrerlo bene, il nostro primo assieme.

venerdì 17 luglio 2020

Giugno 2019 vs Luglio 2020

"Ormai è diventato un pensiero fisso, ogni mese che passa sento venire sempre meno le possibilità a mio favore. Oggi mi sono ritrovata a fare paragoni tra l'età che mi hanno avuta i miei genitori, l'età che i nonni avevano quando passavamo in montagna 3 mesi, e mi accorgo che è l'età che hanno adesso i miei genitori senza che siano divenuti nonni. E me ne dispiaccio moltissimo, non dare loro la possibilità di godersi i nipoti finché sono in salute, e altrettanto privare i miei ipotetici figli dei nonni ancora attivi che daranno loro dei bellissimi ricordi per tutta la vita.Tra meno di un mese faremo una settimana di ferie al mare, solito hotel solita spiaggia di ogni anno, e già mi sento gli occhi puntati addosso, quelle domande sulla punta della lingua di chi conosce Brontolone da una vita e che hanno già prole "E voi quanto aspettate a fare un figlio?"... e abbozzare un sorriso, magari un "Presto arriverà", ma nel frattempo dare la notizia che il fratello è diventato da poco papà di 2 gemelli "Ah che bello, due in una volta! Portategli gli auguri/i complimenti"... voi non avete idea di quanto io lo voglia, da quanto sogno di andare al mare con il mio bel pancione, o con la carrozzina con il mio pupo, ma a 36 e 40 anni essere da soli attira quei pensieri che vanno dal "sono dei bamboccioni" al "ah, la coppia che non vuole figli".

Questo è il post pubblicato a giugno 2019, a distanza di un anno mi ritrovo il nostro bel Briciolo tra le braccia, purtroppo niente mare quest'anno ma i nonni se lo stanno godendo al 100%, sembrano ringiovaniti e già immaginano le prossime vacanze, lui che inizia a camminare, i giochi ecc.

Briciolo ha tre mesi e mezzo, ed è un continuo progresso: prima vedevamo i miglioramenti di giorno in giorno, adesso anche nella stessa giornata lo vediamo più attivo, coordinato, voglioso di interazioni.
E' una gioia guardarlo poppare, mi sciolgo quando sdraiato di fianco a me alza lo sguardo e mi sorride, vorrei avere una telecamera al posto degli occhi per registrare tutto ciò che vedo e riguardarmelo continuamente.

Briciolo ora tiene dritta la testa e la schiena sempre più a lungo, l'ovetto è troppo piccolo e il passeggino troppo grande, ha molta forza nelle gambe e le usa spessissimo per darci calci un pò ovunque. Ama ricevere complimenti e ricambia con il suo sorriso sdentato.

Puffo Brontolone si sta rendendo conto che gli piace essere papà, non cambia i pannolini però è più bravo di me a dargli il biberon, e di notte è lui a controllarlo mentre io dormo fino all'ora della poppata. Questa settimana è in ferie e Briciolo oggi ha passato il pomeriggio con lui, mi ha fatto capire che voleva passare dallo stare in braccio a me a in braccio a lui, e poi ha giocato a dargli baci sbavosi sul naso.

martedì 30 giugno 2020

La mia nuova routine

Il pensiero di aggiornare il blog un pò più spesso c'è, lo giuro, ma poi la giornata riesce contemporaneamente a volare via e a scorrere lentamente: al mattino do il cambio a Puffo Brontolone che ha badato a Briciolo durante la notte ed inizio io, tetta destra, tetta sinistra, sei soddisfatto? torniamo alla tetta destra? Dormi un pò tu che dormo un pò anche io... cerca di vestirti in fretta e furia per non lasciarlo incustodito sul divano, diventa rognoso, portalo sul fasciatoio per un cambio pannolino e per giocare un pò.
Non vedi l'ora che sia tempo di portarlo dai santi nonni, così da poter uscire  e fare colazione al bar (quando va bene) oppure tornare a casa e fare in contemporanea i mestieri, preparare già la cena, riordinare il caos del salone dove passi le giornate, cercare di controllare le mail (quando va male ovvero la normalità).
Tempo un'oretta e si torna da Briciolo e dai nonni, "ti fermi a pranzo?" "certo" così non hai da pensare anche a quello, cerchi di portare Briciolo un'oretta in giro ma lui non ne vuole sapere, la sua pazienza nei giretti sta diventando inversamente proporzionale all'età, e dire che tu avresti tanta voglia di uscire, passeggiare, smaltire un pò di ciccia e cellulite che sono ancora lì su pancia e fianchi, ma soprattutto muoverti visto che sai già che il pomeriggio sarà sul divano.
Dopo pranzo si fa sentire il sonno, chiedi alla mamma di Puffo Brontolone di badarci un pochino per stenderti un pò, a volte ti va di lusso ma a volte no, non vuole stare con lei, piange, allora provi a portarlo a letto con te ben sapendo che durerà al massimo mezz'oretta e non sarà un bel dormire profondo come faresti normalmente.
Il pomeriggio scorre chiusi in casa a combattere il caldo, tra tette, un pò di sdraietta (ti stufi subito), un pò di tappeto (ci impiego più tempo a montarlo che tu a giocarci), un pò di nanna (poca, molto poca), programmi in TV di caccia al tonno di cui ormai sei un'esperta e valuti il prezzo al chilo a colpo d'occhio, e non vedi l'ora che scatti l'ora di cena per lasciarlo ancora un paio di ore dai nonni, che verranno tirati scemi dal tuo piangere... fame? noia? stanchezza? aria? ma chi lo sa
Aggiungiamo in tutto questo uno o due momenti di tiraggio latte per fare un pò di scorta per il giorno successivo, così la nonna te lo dà al posto di quello artificiale che sì ti piace ma non moltissimo.
E arriva finalmente la notte,  per fortuna dormi di solito, speri che continui così in modo che verso mezzanotte dopo aver visto programmi di contrabbandieri attraverso le dogane di mezzo mondo mentre tiri un 80 di latte finalmente raggiungi il letto... e il blog? e le altre cose che dovevo fare? Ormai la giornata è finita, speriamo in domani!

Che poi... tornerei indietro? ci rinuncerei? no, al massimo cambierei qualcosa avendo una bacchetta magica, ma non rinuncerei mai a Briciolo, e quando mi sorride sdentato com'è mi sciolgo

martedì 12 maggio 2020

40 giorni da mamma

Quando leggevo nei blog "scusate l'assenza, ma un bambino ti occupa interamente la giornata" non pensavo fosse possibile, lo ritenevo un'esagerazione, una scusa... invece è proprio vero, ti svegli (se hai dormito ovviamente) e in un attimo è già arrivata la sera, e ti rendi conto che non hai fatto nulla se non stare con il seno a disposizione del piccolo e poco altro.

Come avrete capito ho partorito ormai 40 giorni fa, Briciolo è nato puntualissimo il giorno che fin dal test di gravidanza era stato indicato come termine, non è stato necessario indurre il parto perchè durante la notte ho rotto le acque, poi una serie di vicissitudini ha fatto sì che la sera si ricorresse al taglio cesareo d'urgenza per far nascere Briciolo.

Briciolo ha iniziato la sua vita in salita, seppure a termine pesava "solo" 2400gr e complici alcuni valori del sangue un pò sballati si è fatto 12 giorni di terapia neonatale, mentre io restavo ricoverata in reparto a tirarmi poche gocce di colostro e vedendolo solo 2 ore al giorno. Farmi venire il latte è stata veramente dura, per tanti giorni non ho potuto attaccarlo al seno, per tante tirate con il tiralatte producevo una sola goccia che neanche si staccava dal capezzolo oppure non cadeva neppure dalla coppa al bottiglino, era demoralizzante che le ostetriche non lo potessero neppure raccogliere con una siringa ma preferissero spalmarmelo come cicatrizzante sul capezzolo! Siccome il ricovero non aveva benefit nel visitare il bambino (un altro grazie a sto maledetto virus che ha sballato completamente tutto), mi sono fatta dimettere dopo 4 giorni per poi fare avanti indietro con l'ospedale per portare il latte, provare ad allattarlo al seno e stare un pochino con lui.
Sono stati giorni difficili, non pensavo di arrivare a piangere per lui (inizialmente non sapevo dove fosse, se potessi vederlo, come stava realmente ecc... si sarebbe attaccato al mio seno? avrei perso il latte? mi avrebbe riconosciuto?), contavamo di averlo a casa per Pasqua ma così non è stato e questo ci ha destabilizzato ulteriormente.

Per fortuna dopo 12 giorni è tornato a casa, e da allora tutto ruota attorno a lui (ovviamente): lui fa la sua parte mangiando (è arrivato finalmente a 3400gr oggi, un peso solitamente nella media alla nascita) e dormendo, e noi e i nonni ci sciogliamo a guardare come cresce a vista d'occhio, come cresce, le abilità che acquisisce, è davvero uno spettacolo, ci rendiamo conto di come il corpo sia programmato per imparare ed evolversi... non avrei mai pensato di volergli così tanto bene.

Puffo Brontolone è un bravo papà, quando guarda Briciolo gli brillano gli occhi e chiede sempre di lui al risveglio, mi aiuta soprattutto la notte badando lui al figlio, spero che pian piano superi le paure di non essere in grado di fare il genitore perchè in alcune cose è più bravo lui di me come tranquillizzarlo quando piange, dargli il biberon oppure fargli fare il ruttino (poi in altre è terrorizzato, quando piange un pò più a lungo si chiede sempre se sia normale o se occorra andare in pronto soccorso).

Il mio corpo sembra essersi ripreso dall'intervento, la ferita non fa più male e il taglio è abbastanza nascosto e sottile, non ho mai avuto bisogno di antidolorifici dopo la dimissione... domani avrò il controllo dopo 40gg per verificare le l'utero stia guarendo bene, le perdite di sangue sono finite nel frattempo.

(Per la cronaca delle giornate che passano troppo velocemente: ho iniziato a scrivere il post ieri mattina per finirlo alle 01:10!)

martedì 31 marzo 2020

E' finito il 9 mese!

Mi rendo conto oggi come sia volato il tempo, sembra ieri che ho iniziato la maternità anticipata pensando di avere davanti chissà quanto tempo, e anche se a viverlo effettivamente è stato lungo, a ripensarci adesso sembra sia stato un attimo!

Oggi controllo in ospedale, proteinuria delle 24hr, emocromo e monitoraggio (per fortuna Briciolo aveva voglia di muoversi, i suoi ritmi normali vedono un giorno di riposo dopo un giorno di atività ed erano già due giorni consecutivi che si muoveva bene, quindi ci scommettevo che oggi sarebbe stato dormiente... e invece per fortuna mi ha smentito!).

Siccome si ventilava la possibilità del ricovero già stamattina per indurre il parto, ero già pronta a negoziare il ricovero il 2 per evitare la nascita il 1° aprile, pesce... a me non ha mai interessato come data, ma fin da quando si era conosciuta la DDP tutti hanno commentato "speriamo non nasca l'1, poverino lo prenderanno in giro"... se già i parenti più stretti fanno dei pensieri simili, si capisce come la presa in giro a scuola dove la mamma dei cretini è sempre incinta è quasi certa!

Essendo in ritardo i risultati mi hanno rimandata a casa con la promessa di telefonarmi, per fortuna i valori erano negativi e quindi non c'era urgenza di tornare e quindi il ricovero è previsto per il 2, la data che fin dall'inizio era prevista e che non è mai stata ricalcolata... che sia destino?

Purtroppo questa emergenza epidemia sta veramente sconvolgendo qualsiasi normalità della gravidanza, è facile dire "si deve fare per il bene comune della comunità" quando ad essere incinta è un'altra persona e deve rinunciare a tante cose che altrimenti in una gravidanza "normale" si svolgerebbero tranquillamente... ad esempio nessuna visita parenti in ospedale, il papà solamente 2 ore al giorno e si deve alternare con l'altro papà della camera in comune, così il tempo a disposizione è ancora meno... oppure nessun giro in carrozzina quando sarò dimessa, neppure per ricominciare a muoversi e perdere qualche chilo o per far prendere un pò di aria buona a Briciolo, arrivando maggio... non potrò fermarmi neppure a casa dei nonni paterni per mostrarlo (teoricamente, poi ovvio in qualche modo si farà)... in questo periodo avrei prenotato le ferie di luglio, finalmente ferie lunghe potendo usufruire della maternità e non dei giorni di ferie, al mare con i nonni, e anche qui invece tutto fermo con il rischio anche di cancellare quelle di settembre con gli altri nonni... so di passare da egoista, ma non mi interessa, sono egoista perchè saranno momento unici che passeranno e non torneranno, non è come un compleanno che potrò rifarlo l'anno prossimo, la prima vacanza assieme chi me la ridarà ad esempio?

Adesso sto incrociando tutto l'incrociabile che nelle 30 ore che mi separano dal ricovero non cambino ancora le regole per la presenza del papà al parto, al momento sembra reggere la linea della presenza a partire dal travaglio attivo fino a 2 ore dopo il parto più poi le 2 ore giornaliere di visita, la paura è che come succede in altri ospedali vietino la presenza in sala parto!
Ovviamente tutto ciò si aggiunge alla paura del parto, farà tanto male? quanto durerà? ce la farò? starò bene? starà bene?Avere una data adesso è bello, ma al tempo stesso il count down mi sta già innervosendo!

giovedì 12 marzo 2020

Anche il compleanno va in quarantena

Quest'anno il mio compleanno, causa coronavirus, lo festeggio ahimé in modalità "freno a mano tirato"... negli scorsi anni prendevo ferie dall'ufficio, organizzavamo la giornata da qualche parte (terme, piscine, ecc), la sera cena al sushi, poi festa in casa con la mia e la sua famiglia con torta.

Alla giornata alle terme o in piscina avevo già rinunciato, non potendo fare molte attività (sdraiata a pancia in giù, sauna no, idromassaggio meglio evitare, scivoli acquatici benditi), il sushi me lo sono goduta fino alla chiusura di praticamente tutti i ristoranti cinesi già a fine febbraio, mi ero concessa una torta e i pasticcini di pasticceria invece che farli in casa ma il decreto di ieri sera ha fatto chiudere anche la pasticceria, quindi siccome non sono una persona che demorde ma che si attiva subito alla ricerca di una alternativa alle 23 stavo già infornando una torta base di cioccolato in modo da farcirla questa sera. A lei si aggiungono un pò di pasticcini da supermercato. Ah, ovviamente niente vino per me!

Quest'anno va così, ma il soffio sulle candeline dell'anno scorso si è evidentemente esaudito vista la bella pancia che mi sta accompagnando in queste ultime settimane.

Il caso vuole che oggi sia un pò il compleanno sia mio che di Briciolo, entrambi ne compiamo 37: io di anni e lui di settimane, che coincidenza!
E' il mio ultimo compleanno da "non mamma" (o quasi mamma), l'anno prossimo Briciolo avrà già quasi un anno, vedremo se mi permetterà di festeggiarlo o se sarà così un tornado da rimpiangere il coronavirus...

mercoledì 4 marzo 2020

La gravidanza ai tempi del coronavirus (e non solo)

Domani arriverò finalmente alla 36+0, ancora una settimana e la gravidanza si considererà a termine (anche se ufficialmente sono 40 settimane, tra 37 e 40 non ci sono differenze sostanziali quindi tecnicamente in campo ostetrico è lo spartiacque tra il prematuro e il termine).

Il coronavirus continua a mietere "vittime" nel mio avvicinamento al parto: la settimana scorsa Puffo Brontolone non è potuto entrare con me in ospedale per assistere all'ecografia, solo le mamme con mascherina, tutti gli altri fuori, e ovviamente non l'ha presa bene perchè ci teneva a vederlo, bastava fornire mascherine anche a loro (che poi sono quelle chirurgiche, fanno ridere, servono solamente a proteggere dai virus che portano i pazienti e non viceversa, quindi se ci fossero nell'ambiente noi pazienti lo potremmo prendere).

Non sto a dilungarmi su commenti e osservazioni su questo virus perchè non ho voglia di stare a discutere qui sul web, ho fastidio anche ad aprire i forum che frequento perchè mi prudono le mani a leggere certe cose e vorrei rispondere, ma poi cerco di ricordarmi che chi si fa i fatti propri campa 100 anni, e desisto... io sono tranquillissima e mio marito anche, e bona...

Anche questa settimana entrambi gli appuntamenti del corso pre parto sono cancellati, ne ho persi 2+1 in ospedale e ben 3 dall'ostetrica, tra l'altro il corso di quest'ultima è a pagamento e senza possibilità di rimborso anche perchè dice che queste lezioni saranno recuperate, peccato che io sono al 9° mese e sono la più avanti di epoca gestazionale, tutte le altre sono tra il 5 e il 7 mese quindi loro il tempo ce l'hanno, a me invece mancano solo 29 giorni.Potrei recuperare forse quella sull'allattamento, ma quelle sul travaglio e il parto? Come già detto io ho letto un libro sulla gravidanza, ma sento proprio di avere la necessità che qualcuno mi mostri come controllare il dolore, che mi spieghi la differenza di dolore tra le contrazioni, che faccia vedere a mio marito come aiutarmi in quei momenti.

In questi giorni poi si sente di tutto circa le nuove regole in ospedale in caso di parto, si varia tantissimo da città a città: in alcune non è cambiato nulla, in altri si va all'estremo opposto ovvero nessuna persona oltre alla partoriente in sala parto/travaglio, quindi neppure il padre. Io non sono una di quelle "voglio assolutamente mio marito, è la mia roccia, senza di lui non riesco ecc ecc" perchè lui è così, sarò probabilmente io a "comandargli" cosa fare, e so di certo che durante il travaglio lo cazzierò di brutto, ma è giusto che ci sia e che veda il parto di suo figlio, può essere l'unica occasione che avrà nella vita vista anche la mia età!
So che il mio ospedale in questo momento di quarantena ammette il padre (o chi per lui) per il travaglio e il parto senza problemi, e negli orari di visita in camera (anche qui ci sono differenze abissali, il mio ospedale ammette i visitatori normalmente 4 ore al giorno e il padre 5, in altri ospedali il padre può stare dentro dalle 9 alle 23 che è un'esagerazione a meno che una non abbia la camera singola, non oso immaginarmi in camera doppia con il marito della compagna di stanza in pianta stabile lì dentro, senza privacy, tranquillità e possibilità di andare a dormire in orario decente!).
Sono diventati molto più restrittivi con le visite parenti, nel senso che ne sarà ammesso solo 1 ma non alla volta (come avevo capito inizialmente), ma solo 1 al giorno! Quindi 1 giorno una nonna, un giorno l'altra nonna, ecc... con una degenza di 3 giorni un nonno resta escluso! Spero che per quando nasca questa contingenza sia finita, mi trovo in difficoltà a scegliere/far scegliere chi entrerà e chi no, e non far entrare nessuno per non fare torti non mi piace neanche quella come soluzione!

Nel frattempo mi trovo l'agenda svuotata, tanti erano gli impegni prima, quindi sto passando il tempo a casa a guardare la tv, e mi annoio da morire anche perchè io sto bene, la pancia non mi pesa, mi sento attiva e come tale vorrei riempire le mie giornate, andare in giro, vedere, fare...
Avrei voluto davvero fare attività fisica per gestanti in gravidanza, ma il mio paese offre pochissimo ovvero solo un corso di yoga (già fatto prima della gravidanza, mi rompo le scatole) e nuoto in gravidanza (nella stessa piscina del nuoto agonistico, dividendoci una corsia insieme al corso di spinning, per il prezzo che chiedono mi sembra una cosa raffazzonatissima rispetto ad altre piscine che lo fanno fare in acque più riscaldate e basse!), e dovermi muovere in altre città facendomi portare da mio papà non mi piace proprio (da quando sono incinta sembra che sia diventata impedita, non posso prendere la macchina, devo essere accompagnata ovunque, ecc.)

Nel mio paese poi non c'è alcun punto di incontro per le donne incinte, sento che in tante città ci sono i consultori che funzionano davvero bene, mentre qui è uno squallido ufficio dentro l'ASL che si occupa quasi esclusivamente di donne straniere facendo pap test, visite ginecologiche e fornendo pannolini. Inoltre la mia ASL non organizza nulla per le donne incinte (il sito istituzionale è penoso, l'unico volantino caricato fa riferimento ad un incontro del 2017!), fa giusto qualche incontro su allattamento e massaggio bebé ma tipo 1 ogni 6 mesi e sono presso la sede centrale a 50km, le sedi decentrate sono veramente dimenticate e lasciate a sé. Una mia amica lavora come ostetrica e già prima di Natale le avevo chiesto di farmi sapere se organizzavano qualcosa, ma ovviamente non è arrivata nessuna notizia.
Questa inattività si ripercuote sul sonno notturno, arriva la sera e sento di non aver combinato nulla, non sono stanca abbastanza per dormire e arrivano le 2 o le 3...

martedì 25 febbraio 2020

... E sono 8 (quasi 9!)

Il tempo vola, e mi sembra di non prendere abbastanza nota di tutto quanto sto vivendo.
Prima di tutto siamo riusciti ad arrivare alla 34esima settimana, evviva, e ieri sera prima di addormentarmi stavo pensando che sebbene manchino 37 giorni alla data del parto in realtà tra 17 giorni sono alla 37esima settimana, che si considera "a termine", quindi non manca più così tanto!

Le visite in ospedale per l'ecodoppler proseguono stabili, per fortuna, e l'ultima visita dalla mia ginecologa mostra un peso di circa 2050gr, con un margine di errore di 300gr in più o in meno.

Tutto prosegue bene, la pancia adesso sta iniziando a ingombrare un pochino soprattutto la sera quando inizio a stare sdraiata a letto o sul divano, e quindi ho dolori alle costole e respiro corto.

Discorso diverso invece dai due corsi pre parto che sto seguendo in contemporanea, uno presso l'ospedale dove partorirò e uno invece presso un'ostetrica. Il secondo è interessante, le due ore sono piene e ci viene fornito materiale da leggere a casa, abbiamo fatto anche una lezione di yoga, purtroppo la lezione della settimana scorsa che avrebbe affrontato il travaglio è stata rimandata/cancellata a causa del ricovero in ospedale dell'insegnante, e non sappiamo ancora quindi se questa settimana ci sarà e quanto si allungherà il calendario.

Il corso in ospedale invece si sta rilevando una delusione, già è partito troppo tardi secondo la mia opinione (siamo un gruppo di mamme che partorirà la prima settimana di aprile, e l'ultima lezione è prevista il 1° aprile!), la prima lezione è stata posticipata di una settimana poi l'ostetrica è arrivata mezz'ora dopo e ha finito mezz'ora prima, riducendo la lezione ad una presentazione personale delle partecipanti, la distribuzione di un volantino sull'allattamento e un esercizio di gruppo sui temi che vorremo trattare. La seconda lezione è stata spostata dal mattino al pomeriggio con poco anticipo, anche qui solo un'ora di incontro, visualizzazione mentale del bambino, scheda da colorare e distribuzione di un volantino sui movimenti fetali. Ieri avrebbe dovuto esserci l'incontro con i medici anestesisti per illustrare l'epidurale e domani la terza lezione, entrambe cancellate per coronavirus (la lezione di ieri cancellata senza avviso, dopo 50 minuti di attesa me ne sono andata). Mi sembra veramente tempo sprecato, alla fine ho rimediato solo 2 volantini, è frustrante tenendo conto che è l'ospedale dove dovrò partorire!
Io mi informo per conto mio, ho letto un paio di libri, ma non mi sento pronta (e non pretendo che questi corsi facciano miracoli!), ma devono essere appunto un accompagnamento alla nascita, e non ho proprio questa sensazione al momento.

martedì 21 gennaio 2020

... E sono 7! (quasi 8)

Passate le feste, è arrivato il momento di pensare alla cameretta di Briciolo, fortunatamente esiste santa IKEA! (casa nostra è praticamente tutta IKEA, la qualità è buona per il prezzo che paghi, e a noi piace molto montare i mobili). Il lettino era già arrivato con il Black Friday di Amazon, adesso abbiamo completato con guardaroba tutto per lui, fasciatoio (che si trasformerà in scrivania quando crescerà), libreria e scaffale. Dobbiamo fare i conti con una cameretta non molto grande e situata in mansarda, già occupata in parte dal nostro armadio dei vestiti che non possiamo spostare, quindi abbiamo dovuto bilanciare costi, spazio e l'idea di fare già una cameretta "da bambino" e non "da neonato", quindi con mobili che lo possano già accompagnare nei prossimi anni.

A inizio mese (28+1) siamo andati in ospedale a fare l'ecografia con il doppler (o flussimetria) dato il rischio di pre-eclampsia, il bambino fortunatamente stava bene ed é cresciuto stando dentro ai suoi parametri, però l'ecografista ha trovato l'arteria ombelicale leggermente vasocostretta, un campanello d'allarme per la pre-eclampsia.
Puffo Brontolone si è subito spaventato, dato il suo ottimismo mi ha messo automaticamente un piede nella tomba, per fortuna che io sono un pò più razionale... se fosse stata così grave la situazione mi avrebbero prescritto da un minimo di riposo forzato ad un massimo di ricovero immediato, no? Invece il tutto si è risolto con una visita a 3 settimane invece che a 4, quindi i valori tutto sommato rientrano nei limiti. Come mi ha spiegato la ginecologa, la pre-eclampsia o gestosi ha tantissimi campanelli d'allarme: il vaso dell'arteria ombelicale, le proteine nelle urine, diversi valori dell'emocromo, la pressione, disturbi neurologici, ecc... quindi la vasocostrizione è solamente uno dei segnali, certo non da sottovalutare, ma neanche da preoccuparsi in maniera esagerata.

I 10 giorni che sono passati dalla visita in ospedale alla visita oggi con la ginecologa (già prevista, non fissata a seguito dei risultati) sono passati a tranquillizzare i miei genitori, più preoccupati per il peso e la possibile "bassezza" del bambino che non per le mie condizioni. In pratica, le misure del femore lo collocano tra il 5° e il 10° percentile, e anche loro ottimisti come non mai se lo vedono già un nano quando si parla di una differenza di 3 millimetri nella tabella delle curve di crescita dal 50° percentile, quindi una differenza alla nascita forse di 2 o 3 centimetri. Cosa pretendere da due "diversamente alti" come me e Puffo Brontolone? Se incroci una alta 1.58 e uno 1.65 misurato con generosità, salvo strani incroci genetici non uscirà mai un giocatore di basket!

La ginecologa oggi ci ha tranquillizzati, Briciolo continua a crescere secondo i suoi trend e va bene così, il peso stimato è passato da 1080gr a 1400gr a 29+5 e le misurazioni sono sempre lasciate anche a chi usa l'ecografo, non per niente sono stime. L'importante è che entrambi stiamo bene, quindi nel frattempo ci ha dato via libera a qualche giorno in montagna così il marito potrà sciare un pò.
Prossimi passi rifare nuovamente gli esami del sangue, fare il vaccino per la pertosse, andare dal medico di base per passare in maternità obbligatoria, iniziare a sentire l'ospedale dove nascerà per il colloquio con l'anestesista e il tampone, e iniziare i 2 corsi pre parto a cui mi sono iscritta, uno in ospedale e uno presso un'ostetrica!